IL MUSEO

 Il “Museo del  Grano e della  Civiltà contadina siciliana” di Campofelice di  Fitalia,  allestito dall’arch. Domenico Gambino, è stato inaugurato il 20 agosto 2014. Oggi è gestito dall’omonima Associazione Culturale.

La tematica

Il museo per la sua stessa definizione racconta, attraverso i reperti, la vita e il tradizionale lavoro agricolo; in particolare mira ad una esposizione che sia rappresentativa della cerealicoltura in Sicilia. Una tematica determinata dalla realtà ambientale, quella di Campofelice di Fitalia, piccolo comune dell’entroterra rurale del palermitano che vanta un esteso territorio (3.529 ettari) prevalentemente costituito da terreni seminativi, dove il grano continua a germogliare, costituendo l’eccellenza della produzione agricola. Una peculiarità che trova conferma nello stemma del Comune dove sono rappresentati due fasci di spighe e nella deliberazione del Consiglio comunale che, nel 2009, ha identificato Campofelice di Fitalia “Paese del grano”, provvedimento che tende al recupero dell’identità della comunità e alla valorizzazione del territorio comunale. Una concezione che ovviamente trova pieno riscontro nell’esposizione del museo che viene concepita come un ambiente dinamico, aperto e collegato al territorio, centro di produzione di iniziative culturali e di promozione dei prodotti locali.

L’esposizione museale

Si sviluppa in sei ambienti e la distribuzione planimetrica degli spazi indirizza il visitatore a seguire un percorso obbligato. Gli spazi maggiori sono riservati alla rappresentazione del ciclo del grano, dall’aratura alla semina e dalla mietitura alla trebbiatura (pisata), fino alla panificazione e alla produzione della pasta in casa. Schede descrittive e immagini sono di aiuto soprattutto al visitatore che per la prima volta si avvicina al mondo rurale per conoscere attraverso gli oggetti quella civiltà contadina del passato legata alla coltivazione dei cereali. Di elevato significato culturale è la raccolta di libri e documenti sul grano e il pane. Nelle altre zone, sono esposti diversi attrezzi utilizzati per il lavoro agricolo, per la coltivazione della vite e produzione del vino, per la pastorizia, con particolare riferimento alla produzione della ricotta e del formaggio. Sono presenti, inoltre, attrezzi specifici degli artigiani, immagini sacre e una stanza, infine, è dedicata alla casa dei contadini. Da notare che i reperti esposti provengono da diverse località siciliane e in alcuni casi la forma particolare identifica proprio la zona di provenienza. D’altra parte numerosi sono i sostenitori, di vari paesi, che hanno donato e continuano a donare oggetti che, selezionati, aggiungono nuovi tasselli alla ricostruzione di particolari aspetti di quel mondo rurale riconducibile alla tematica della raccolta museale. Il museo accoglie, inoltre, una mostra documentaria dal titolo: Mike Bongiorno “figlio” di Campofelice di Fitalia – la famiglia d’origine e l’emigrazione in America. Esposizione che è il risultato di una ricerca condotta da Domenico Gambino che ha fatto luce sugli antenati e le radici siciliane del noto presentatore.